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Registratori low-end

Oltre ai registratori ad alte prestazioni, sono esistiti anche centinaia o forse migliaia di modelli molto più "modesti", destinati alcuni al mercato audiofilo con meno pretese, altri addirittura all'impiego prettamente domestico: registrazioni di programmi televisivi, registrazione di musica da giradischi o da sorgenti dalle prestazioni limitate, voci e suoni di eventi familiari, e così via.

Chiaramente oggi non è pensabile l'utilizzo di una macchina di questo livello, dato che verrebbe surclassata da qualsiasi registratore digitale anche economico. Possono essere collezionate a titolo di curiosità o per semplice passione per la tecnologia d'epoca; si tratta comunque di oggetti molto interessanti da studiare e divertenti da restaurare. Attenzione però che spesso sarà impossibile trovare i ricambi, a meno di non avere qualche altro apparecchio similare da smontare, ovviamente con un guasto di tipo DIVERSO.

 

AKAI 4000
Modello base della produzione Akai, costava poco più di un registratore a cassette di fascia media. Un solo motore con numerosi ruotismi e parti in gomma, comandi manuali totalmente meccanici, elettronica semplificata al massimo, testine tradizionali in luogo delle più robuste GX, ne facevano un vero entry-level nel mondo dell'hi-fi. Diffusissimo, se ne trovano ancora in abbondanza ma è abbastanza difficile rimetterlo in perfette condizioni proprio a causa della criticità della meccanica.
Carino come oggetto dal collezione o per giocare un po con poco impegno, ma nulla di più.

 

UHER SG560
Altro entry-level, con meccanica monomotore e prestazioni non esaltanti come la maggior parte dei registratori "piccoli" europei. Molto diffuso in Germania, può essere acquistato per pochi soldi, ma quando si tratterà di revisionarlo... buona fortuna !!!!

 

PHILIPS N4504 GRUNDIG TS945
Grundig, Philips, B&O, Uher e in generale la maggior parte dei RtR domestici di costruzione europea sono scomparsi dal mercato prima dell'inizio degli anni 80, a causa delle loro prestazioni mediocri e della costruzione scarsamente affidabile. In genere usano meccaniche complesse e poco robuste, con numerosi ruotismi, molle e cinghie che nel tempo tendono a rovinarsi o ad andare fuori taratura con conseguenti malfunzionamenti. Nonostante l'aspetto "tecnologico", questi apparecchi sono da evitare accuratamente se si cerca un registratore a bobine in grado di essere usato con soddisfazione e di rivaleggiare con le sorgenti odierne. Detta senza mezzi termini, un buon cassette a 3 testine con un nastro metal suona molto, ma molto meglio di questi apparecchi che a mio parere sono poco più che delle vere e proprie baracche.
Tuttavia ammetto che sono carini da vedere, e se si vuol fare collezione di apparecchi vintage uno o più di questi oggetti non deve mancare nello scaffale.

 

Molto "low", ma anche molto vintage...

Geloso G268 Geloso G541


Notare a destra lo scatolino contenente un adattatore per la registrazione diretta dall'altoparlante TV. Si tratta in pratica di un trasformatore di isolamento, necessario in quanto molti apparecchi radio erano alimentati direttamente dalla rete senza trasformatore e quindi avevano la pericolosa "220" sul telaio e su tutto il circuito interno.

Il marchio Geloso, oltre ad avere prodotto centinaia di apparecchiature elettroniche per uso domestico e professionale di tutti i generi (televisori, radio, amplificatori, diffusione sonora, etc...) fino agli anni 70, ha commercializzato nel corso degli anni dozzine di piccoli registratori per uso strettamente amatoriale: registrare la voce del bimbo e della nonna, Canzonissima, le trasmissioni alla radio preferite. Sono tutte macchinette senza alcuna pretesa di alta fedeltà, per lo più a valvole, di ridotte dimensioni e che all'epoca avevano un costo abbordabile anche per una famiglia comune che certamente non voleva e non poteva comprarsi un Revox.
I registratori Geloso hanno avuto il merito di diffondere l'uso di questo mezzo tecnico in modo capillare, e di questo non possiamo che essere grati al fondatore dell'azienda.
Se volete saperne di più vi consiglio di fare un giretto su questo sito: http://www.geloso.net/ dove troverete tutta la storia di questo glorioso marchio italiano.

 

... e tutti gli altri ?

Già, e tutti gli altri ? Citare tutti i registratori e i produttori di registratori domestici che si sono affacciati sul mercato nel corso del ventesimo secolo è impresa quanto mai ardua: si tratterebbe di elencare decine e decine di nomi, e centinaia di macchine e macchinette per lo più simili tra loro e di interesse strettamente collezionistico.
Così potremmo parlare di Lesa, Nuova Faro, Incis, Grundig, Magnetofoni Castelli, Philips, e chissà quanti altri; purtroppo più di una citazione storica non posso fare, ma se qualcuno vuole che inserisca qualche oggetto particolare in una delle pagine di questo sito mi contatti pure e vediamo cosa si può fare; spazio sul server ce n'è...

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