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Nakamichi RX505

La Nakamichi RX505 è la versione "top" di una originale serie di deck a cassette dotati di autoreverse.

 Va fatta una doverosa premessa: la parola "autoreverse" riferita a un deck a cassette in genere va poco d'accordo con "buone prestazioni". Nel ridotto spazio di una meccanica a cassette è impossibile montare tutte le testine separate necessarie al funzionamento bidirezionale (cosa che invece è agevole nei bobine), quindi le soluzioni generalmente adottate sono due: una testina unica di registrazione / riproduzuone a 4 tracce, di cui due utilizzate in un senso e due nell'altro, oppure una testina normale a 2 tracce montata su un supporto rotante che la posiziona sulle tracce in corso di lettura. In entrambi i casi si montano due testine di cancellazione e due capstan + pinch roller, dei quali però uno solo alla volta viene effettivamente attivato perchè sarebbe troppo complesso mantenere in entrambe le direzioni la differenza di velocità tra i due capstan necessaria a mantnere il corretto tensionamento del nastro.

La presenza di una sola testina di registrazione e rirpoduzione implica di fatto che è molto difficile, se non impossibile, regolare correttamente azimuth e traccia per entrambe le direzioni: è sufficiente una piccola imprecisione meccanica del supporto rotante o una testina multitraccia con uno dei traferri leggermente disallineato rispetto agli altri per impedire la corretta regolazione. Si riesce quindi ad ottenere un buon funzionamento (pari a quello di un qualunque deck a due testine) in una direzione, e ci si accontenta nell'altra.

Testina rotante di comune piastra a cassetta bidirezionale. Apparentemente sembra una meccanica a doppio capstan, in realtà durante la marcia uno solo dei due risulta impegnato mentre l'altro resta distante dal nastro.

 

Esiste anche un terzo sistema a testina traslante che permette di allineare correttamente in entrambe le direzioni; tuttavia se la macchina viene usata prevalentemente in una direzione si rischia di avere un consumo irregolare della testina, che poi alla lunga rende inutilizzabile l'apparecchio. Per questo e per la notevole complessità meccanica è stato poco usato; un esempio di deck che utilizza questo particolare sistema di autoreverse è l'Akai GXC730, risalente alla seconda metà degli anni 70, che tenta di risolvere il problema dell'usura irregolare montando una testina GX a lunghissima durata.

Fatta questa premessa, evidentemente i progettisti Nakamichi devono essersi posti il problema di come fare a realizzare un registratore a cassette bidirezionale mantenendo qualità e caratteristiche di quelli monodirezionali, ed in particolare come fare ad avere una macchina a tre testine e doppio capstan. La soluzione era semplice e sotto gli occhi di chiunque: era sufficiente utilizzare un registratore "normale" con tutte le caratteristiche volute e... girare la cassetta !

Hanno così realizzato una specie di piattaforma girevole sulla quale è stato montato un alloggiamento dove si inserisce la cassetta. La piattaforma è motorizzata, può entrare e uscire dal corpo del registratore, una volta fuori fa mezzo giro e rientra posizionando nuovamente la cassetta dentro la meccanica, ma girata dall'altra parte. Semplice in teoria; in pratica tutto questo meccanismo richiede una notevole quantità di leve, ingranaggi e parti mobili che rende l'apparecchio abbastanza critico e delicato.

Nakamichi RX505: la piattaforma girevole in azione; notare come si trovi parzialmente fuori dal registratore mentre la cassetta sta girando per invertire il lato utilizzato.

L'esemplare di RX505 che mi è stato portato è gravemente ammalato: la piattaforma girevole non si muove più. Si sente il motorino girare, ma non succede nulla. Le altre funzioni della meccanica e dell'elettronica sembrano tutte a posto: spingendo la cassetta nella sua sede a mano la piastra registra e riproduce correttamente. Uno sguardo al manuale di servizio ed in particolare agli esplosi del meccanismo mette i brividi: per accedere alle varie parti è necessario rimuovere la meccanica, e per rimuovere la meccanica - secondo la buona tradizione Naka - bisogna smontare mezzo apparecchio.

Osservare l'interno della piastra: al centro della foto si nota il motorino che dovrebbe azionare il meccanismo di inversione. Il case è abbastanza pieno, e i fili in giro non facilitano l'accesso alla meccanica.

Non sto a mettere le foto delle varie fasi dello smontaggio; dirò solo che per raggiungere il meccanismo è necessario rimuovere, nell'ordine:

  • - Pannello anteriore

  • - Gruppo tastiera a sinistra della meccanica

  • - Gruppo controlli e vu-meter a destra della meccanica

  • - Svariate staffe metalliche

  • - La meccanica

Ridendo e scherzando ci vuole più di  un'ora e parecchia attenzione a non perdere le numerose viti, comunque alla fine il meccanismo è reso accessibile.

Sotto la slitta che porta la piattaforma girevole col supporto della cassetta si vedono i primi ingranaggi del meccanismo. Sembra che questi girino correttamente, ma la loro rotazione a mano non provoca nessun movimento della slitta o della piattaforma. Occorre qundi rimuovere anche la slitta e vedere cosa c'è sotto.

Ecco finalmente individuato il problema. Vedete quell'ingranaggio grande ? Vedete anche la macchia di grasso giallastro che ha sopra, dalle parti dell'ingranaggio più piccolo di destra ? Ecco, in quel punto ci dovrebbe essere un piccolo perno che esce verticalmente dalla superficie dell'ingranaggio e va ad incastrarsi dentro un'apposita scanalatura di una leva in plastica articolata alla parte superiore del carrello. Il movimento della leva comandata da questa camma provoca la rotazione della piattaforma e la conseguente inversione della cassetta.

Purtroppo il piccolo perno - assolutamente inadeguato a reggere lo sforzo meccanico a cui è sottoposto - si è rotto, e il meccanismo è del tutto fuori uso. Eccolo qui, rimosso dalla meccanica e insieme al perno rotto trovato in giro dentro la macchina.

La prima buona notizia è che il diametro del perno è di circa 3 mm, e che sul perno è montata una specie di "camicia" metallica lubrificata con grasso che ruota su se stessa durante il movimento, evidentemente per ridurre gli attriti. La seconda buona notizia è che sotto all'ingranaggio c'è qualche millimetro di spazio libero in altezza, che tornerà molto utile. Ecco qua la soluzione al problema: un foro col trapano in corrispondenza del residuo di perno rotto, una semplice vite M3 inserita a forza nel foro e tagliata all'altezza giusta, del grasso a riempire gli interstizi tra vite e "camicia" originale messa sopra Grazie allo spazio libero sotto si può evitare di tagliare o molare la testa della vite aumentando la robustezza della riparazione, e l'ingranaggio restaurato è pronto per tornare al suo posto.

Ecco qui la slitta parzialmente rimontata ma priva del coperchio in alluminio. Si nota il perno ricostruito e la leva di plastica scanalata in cui il perno si impegna; dall'altra parte dell'articolazione la leva comanda il movimento della piattaforma.

Resta finalmente "solo" da rimontare tutto quanto procedendo in ordine inverso rispetto allo smontaggio. Va via un altro buon paio d'ore, ma alla fine la piastra è riparata, chiusa e funzionante.

Cosa rimane da dire ? Innanzitutto che il giocattolo è divertentissimo: premendo il pulsante di inversione la cassetta salta fuori dal registratore, fa la sua giravolta e torna dentro in meno di un secondo. La qualità di registrazione e riproduzione è ottima, come si conviene a qualsiasi Naka di fascia alta, e assolutamente non dipendente dal senso di marcia (che in effetti è sempre lo stesso).

Purtroppo la complessità della macchina la rende delicata e fragile, va trattata con cura e bisogna essere pronti a qualche intervento di manutenzione che - nel caso sia necessario accedere al meccanismo - comporta una notevole perdita di tempo (e denaro) per smontare e rimontare il tutto. Poco rassicurante il fatto che tutte le varie parti della "giostra" siano in plastica; se per caso si rompe qualcosa è praticamente impossibile trovare il ricambio. Insomma un bel registratore, molto divetente, unico nel suo genere, ma da trattare coi guanti di velluto...

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